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1999-01-29
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5KB
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78 lines
La Torre Nera
"L'uomo in nero fugg∞ nel deserto e il pistolero lo segu∞."
Era sulle sue tracce da diversi anni, aveva girato l'intera Daresia per poterlo
raggiungere. Ormai l'unico scopo della sua vita era raggiungere il vecchio senza
nome, l'uomo in nero.
Non sapeva neppure lui cosa sarebbe successo allora, forse avrebbero parlato e
l'uomo in nero gli avrebbe svelato il mistero del Caos, forse lo avrebbe semplicemente
guardato nei suoi occhi senza luce; probabilmente lo avrebbe ucciso.
L'inseguimento prosegu∞ nel deserto per lungo tempo, ma ormai anche il tempo aveva
perso di significato. Il pistolero si era reso conto di essere uscito dalla Daresia
e di essere giunto in una terra sconosciuta, forse in un'altra dimensione: qui il
sole non tramontava a Ovest perchΘ l'ovest non esisteva, tantomeno esisteva il
tramonto; forse non c'era neanche il sole.
Roland raggiunse l'uomo in nero ai piedi della grande montagna e l∞ si affrontarono.
L'uomo in nero si tolse il cappuccio e rivel≥ il suo vero volto: era Marten, il
vecchio mago della corte di Gilead.
Roland non ne rimase stupito. Dopo interminabili secondi Roland si decise a parlare
e porse all'uomo in nero la domanda pi∙ ovvia: "Chi sei?" E allora l'uomo in nero
cominci≥ a parlare, e parlarono per giorni.
L'uomo in nero rispose a tutte le domande di Roland e Roland venne a conoscenza dei
misteri della Daresia e, cosa pi∙ importante, del mistero della profezia.
"Il mondo - disse l'uomo in nero - Φ Caos". "Quello che noi conosciamo Φ solo
l'apparenza delle cose; nΦ tu nΦ io nΦ nessun altro potremo cogliere l'essenza
del Caos". "Una cosa so e posso dirti: c'Φ una torre da qualche parte, una torre
nera. Questa torre Φ ci≥ che regge il mondo, la colonna portante della Daresia e
di tutte le terre del mondo, di tutti i mondi dell'universo, di tutti gli universi".
"La torre nera Φ la base di tutto, Φ il Tutto. Ma ora la torre sta crollando:
non sto ad elencarti i motivi perchΘ non hanno alcuna importanza ora; sono i motivi
di sempre e di tutte le guerre: corruzione dei costumi, perdita di valori, dilagare
del male ecc., l'unico vero motivo comunque Φ l'uomo".
"Il mondo cesserα di essere, ma non per sempre, rinascerα in un altro tempo e in
altro luogo e ci sarα una nuova torre". Quando l'uomo in nero cess≥ di parlare,
Roland lo fiss≥ per qualche istante, quindi afferr≥ una delle sue pistole e colp∞
l'uomo in nero in mezzo alla fronte.
L'uomo in nero scoppi≥ a ridere e parl≥ ancora: "Tu credi che io sia la causa di
tutto, ma ti sbagli, io sono solo un servitore al servizio della torre, come te e
tutti gli altri esseri viventi".
"Ammazzandomi non risolveresti nulla e allora dimmi: a cosa Φ servita la tua lunga
ricerca, a cosa Φ servita la tua vita se una volta giunto alla meta ti accorgi di
non poter far nulla?".
"Ora sai tutto e la mia missione Φ finita. ╚ tempo di morire".
Quando Roland si risvegli≥ la prima cosa che pens≥ fu: "Sono morto".
In realtα non era morto, aveva solo dormito per molto tempo: anni, forse giorni,
forse pochi secondi.
Non si trovava pi∙ nella terra sconosciuta dove aveva raggiunto l'uomo in nero:
era ritornato in Daresia. Dopo una settimana di cammino raggiunse Gilead, un vasto
territorio vicino a Deira dove era nato e cresciuto.
Suo padre era il regnante di Gilead , il capo dei cavalieri, e Roland era diventato
cavaliere a sua volta all'etα di 16 anni.
Tornato a Gilead vi trovo' il caos: nessuna traccia della sua famiglia che probabilmente
era morta assieme a tutto il resto della Daresia il giorno della profezia. Solo il
castello era rimasto in piedi, tutti quelli che conosceva erano morti.
Gilead era in preda al male e al disordine, senza i cavalieri a comandare, si era
tornati alle barbarie della preistoria. I nuovi abitanti di quelle terre erano poco
pi∙' che cavernicoli e molti avevano ben poco di umano.
Erano nati anche esseri infernali, ostili agli umani che venivano chiamati mob.
Roland decise di portare avanti il lavoro di suo padre : era deciso a riportare
l'ordine a Gilead e magari riuscire a ricreare la sua vecchia vita.
Fond≥ cos∞ il clan La Torre Nera , un clan che rievoca il vecchio mondo andato
distrutto.
Ormai i cavalieri sono scomparsi, suo padre Φ morto, e Roland Φ solo; col tempo
il clan crescerα e nuovi guerrieri aiuteranno Roland nel suo sogno impossibile:
far uscire il mondo dall'oscuritα per ritornare alla vita di un tempo.
Roland addestra personalmente i nuovi arrivati, li educa come lui era stato educato
da giovane, gli insegna l'arte della pistola, gli trasmette i suoi ideali, la lealtα
e l'onore, valori scomparsi nella nuova era.
Roland l'ultimo eroe romantico porta avanti una battaglia personale il cui senso solo
lui conosce veramente: dopotutto lui Φ l'ultimo di un tempo passato, di un mondo
andato distrutto, l'ultimo di una stirpe di guerrieri votati alla lealtα e all'onore.
Roland Φ l'Ultimo Cavaliere.
Roland di Gilead
PS: questo racconto e il personaggio di Roland sono basati sulla saga Fantasy
"La Torre Nera" di Stephen King. Se volete saperne di pi∙ leggetela:
non ne rimarrete delusi!