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1998-04-27
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5KB
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87 lines
LA VISITA DI MAKRUD
Dopo le prime incredibili avventure, gli avventurieri di Dalila
sedevano vicino ad un fuoco nellÆumida taverna di Lamorka
chiamata la Collera del Dragone.
Chi beveva ottima birra lamorkiana, chi cantava, chi raccontava
(esagerando) la propria avventura.
Faceva freddo, ma non era troppo tardi e fuori per le vie si
vedevano ancora le guardie e i Lords che parlavano di che bella
giornata avevano passato in compagnia di seducenti donne e
ottimo vino dÆannataàà.giα donne seducenti e vino dÆannataàdue
delle tante parole sconosciute ai nostri eroi, abituati a donne
con cicatrici e forti come muli e alla birra da bancone.
Ma quel tardo pomeriggio anche la birra calda e le cameriere
manesche sembravano ottime ai nostri eroi.
Era passato solo un giorno, uno solo, da quando, grazie alla
loro tempestivitα e al loro immenso coraggio, erano riusciti ad
evitare una fine anticipata delle loro viteà.e delle vite di
tutti gli abitanti del Terre di Dalila !!!!
Pochi avevano scommesso sul loro successo, io ero uno di quelli,
ma per fortuna si erano sbagliati e gli eroi avevano riunito,
dopo tante peripezie i tre pi∙ grandi condottieri mai esistiti
con i loro rispettivi eserciti, che formavano il baluardo
difensivo contro lÆattacco del Male.
A causa del furto dellÆArpa della Pace, infatti, Makrud il mago
del fuoco era riuscito in un primo tempo a convergere lÆodio
presente in ognuno di noi su noi stessià.il suo piano era
chiaroà..far cozzare gli eserciti uno contro lÆaltro e quando
non sarebbero pi∙ stati in grado di difenderli li avrebbe
finiti. Non male come piano, ma aveva sottovalutato la volontα e
la capacitα degli eroi.
Dopo lunghe trattative, e con lÆaiuto di Zirax àlÆultimo degli
Esper, gli eroi erano riusciti a far firmare un trattato di non
aggressione ai tre generali evitando cos∞ lo scontro.
Proprio di questo stavano parlando al riparo del riconoscente
fuoco i nostri eroi quando allÆimprovviso la porta sbattΘ pi∙
volte e un alito di vento attravers≥ la sala della taverna.
Quello che era un piccolo soffio di vento cominci≥ ad
incresparsi e a crescere di forza e intensitα fino a
trasformarsi in un vortice impetuoso che per poco non portava
via sedie e tavoli. Gli eroi rimasero a bocca aperta quando
dallÆocchio del ciclone sbuc≥ una figura vestita di un mantello
lungo e nero e di un cappuccio blu ornato di bianco. Il
misterioso personaggio teneva la testa china verso il basso come
se stesse pensando, poi cominci≥ ad emettere un sibilo acuto che
pian piano diveniva sempre pi∙ forte fino a riecheggiare prima
in tutta Lamorka poi su tutta Dalila.
Pochi istanti dopo, Makrud si abbass≥ il cappuccio e guard≥ gli
eroi fisso negli occhi, uno ad uno.
ôCosa credete di fare stupide carogne putrefatteàcredete forse
di fermare ME?
Avete rallentato i miei piani tutto quaà.ma non farete
nientÆaltroàve lo garantisco!!!!
Non potete ostacolarmi fognosi topastrià.DALILA SARAÆ MIAà
MIAAAAAAA!!!!ö
Gli occhi di Makrud si accesero di un rosso intenso e diabolico,
un unico quasi impercettibile gesto e una palla di fuoco si
scagli≥ contro il tavolo degli eroi.
Solo il duro addestramento nelle proprie scuole di guerra
permise agli eroi di salvarsi la vita. I pi∙ abili salvarono
anche i membri del gruppo meno espertiàalla fine solo qualche
bruciaturaà.ma il tavolo dove erano seduti e il barista erano
stati ridotti ad un mucchietto di cenereàà
Prima che Makrud potesse reagire i miei eroi si buttarono su di
lui come un tuttÆuno, come se si fossero preparati per farlo,
ma non era cos∞. Era il loro senso di amicizia e di
sopravvivenza che li guidava (e forse anche un mio piccolo cenno
non ricordo).
LÆimpatto fu tremendo. Il frastuono fece tremare le vetrate
delle finestre. Gli eroi erano tutti KO, stesi per terra,
doloranti e sanguinanti e inconsapevoli di quanto fosse accaduto.
ôE questo branco di luride canaglie dovrebbe distruggermi?
AHAHAH pazzi!!! Non mi avete neanche toccato e siete quindici
ahahahahàVoi non potete oltrepassare il mio scudo magicoàsolo un
potente TALISMANO poteva farlo ma ho fatto in modo che fosse
incenerito !! AHAHHAHHA sono diabolico.
Beh patetici e mollicci eroi di Offar, ora vi lascio e vi
comunico che in questo momento i MIEI ESERCITI DI ZOMBIE E NON
MORTI stanno per assediare una delle vostre cittαà.e presto la
raderanno al suoloàahahahha.
Addio miserabili!!!!ö
E come era apparso scomparve.
Fine
Tratto da æI Racconti di OffarÆ